Nel chiostro, durante la stagione propizia, venivano stipulati atti relativi all’abbazia (esso era noto già nel 1228). 

Al chiostro si accede  attraverso un grande portale ad arco ogivale, fatto costruire dopo il terremoto del 1320. 

L'antico chiostro, al tempo degli Oliva, però non si trovava dove è oggi, perché è stato reimpostato nello spazio superiore, durante la ristrutturazione fatta nel 1622 da Ulderico Carpegna, forse era ad un livello più basso del monastero, fra la sala inferiore ed il muro.

 Al centro dello spazio erboso, accanto alla cisterna, c’è il fusto di una colonna in pietra di origine romana, forse anch'essa testimone delle passeggiate dei monaci che meditavano silenti, prima della commenda degli Oliva, poiché già nel XIV secolo, quest'importante e florida abbazia, che aveva accolto almeno cinque monaci, era ricca di terre, ma povera di uomini e si stava avviando ad un lento declino.

Potete trovare una vista a 360 gradi dell'esterno su questa pagina di Almaloci.